Dall’11 giugno anche le persone con disabilità visiva potranno, in piena autonomia e sicurezza, passeggiare per l’Orto Botanico di Brera, toccarne le cortecce di alberi secolari, tra lo scorrere dell’acqua nelle vasche e il percepire sottile del profumo di piante aromatiche.
Tutto merito di un’innovativa tecnologia, voluta dalla direzione dell’Orto – gestito dall’Università degli Studi di Milano – in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Milano e il dipartimento di Progettazione dell’Architettura del Politecnico di Milano.
Con questo nuovo sistema, sviluppato anche grazie al sostegno finanziario del Rotary Club Milano Brera e la collaborazione di A.E.R.A., il non vedente può seguire una traccia predisposta all’interno dell’Orto potendo contare su microchip RFID (transponder passivi), interrati a pochi centimetri di profondità nel terreno.
Al visitatore non vedente è poi assegnato uno speciale bastone-antenna che, rilevando i segnali provenienti dai microchip, li invia a un auricolare collegato a un telefono cellulare che, attraverso un database esterno, fornisce in tre lingue – italiano, inglese e francese – informazioni sull’Orto, sul suo patrimonio botanico e sulle caratteristiche di un albero o di una pianta.
La tecnologia non è assolutamente invasiva per il luogo e rappresenta un modello per rendere accessibili a visitatori con disabilità visiva anche altre istituzioni culturali come giardini storici, musei o parchi cittadini, anche in vista di Expo 2015.